Dove si trova l'amianto negli immobili?
L’amianto si trova nelle lastre in eternit. Questa è una verità che conosciamo tutti, e non a caso la “lotta all’amianto” si concentra proprio contro questa famigerata categoria di coperture. Ma non è l’unica che potrebbe contenere fibre di questo pericoloso minerale.
Infatti, nel corso del XX secolo l’amianto è stato usato per una grande varietà di prodotti che potrebbero essere ancora presenti nelle nostre case.
Manufatti contenenti amianto: ecco cosa controllare
Nel corso del XX secolo il minerale è stato utilizzato per migliaia e migliaia di oggetti di ogni tipo. Quindi, non è possibile stilare una lista completa di tutti gli oggetti che potenzialmente potrebbero contenere amianto.
L’elenco che trovi qui di seguito indica gli impieghi più comuni dell’amianto durante lo scorso secolo. Se c’è amianto in una casa, è quasi certo che si trova in uno o più di questi manufatti:
- Coperture, tegole e tetti in eternit
- Isolanti termici delle caldaie
- Rivestimenti ignifughi degli impianti elettrici
- Materiali fonoassorbenti
- Pavimenti in vinil-amianto
- Lastre anti incendio
- Fioriere
- Condotte e tubature per l’acqua
- Cisterne e serbatoi
- Canne fumarie
- Pareti e pannelli divisori
- Parti termoisolanti di vecchi elettrodomestici (forni, asciugacapelli, stufe, ferri da stiro…)
- Freni e frizioni di vecchie automobili
Tutti questi prodotti contenenti amianto sono stati prodotti massicciamente dagli anni Cinquanta agli anni Ottanta. Il loro uso è andato diminuendo nel corso del tempo fino al bando totale della commercializzazione dell’amianto nel 1992.
Come riconoscere Eternit con amianto
L’eternit, con quel triste colore grigio, è ormai inconfondibile. Ma non è detto che tutte le coperture di questo tipo contengano amianto.
L’apparenza a volte inganna. Infatti:
- Il grigio è il colore naturale del fibrocemento contenente amianto, ma sono state prodotte anche lastre colorate.
- Non tutte le lastre di colore grigio contengono amianto. Oggi vengono prodotte lastre praticamente indistinguibili dal vecchio eternit, ma che contengono innocue fibre polimeriche (si tratta del famoso fibrocemento ecologico).
Ci sono due modi per sapere se il tetto contiene amianto:
- Se riesci a risalire alla data di installazione del tetto, e questa è successiva al 1992, puoi essere abbastanza sicuro che non è amianto. A quell’epoca, infatti, l’amianto non era più in commercio.
- Se sul manufatto è inciso il marchio di fabbrica. Tramite una ricerca in Internet puoi trovare informazioni sull’azienda, e se tra i prodotti commercializzati ci sono stati anche fibrocementi con amianto.
Tuttavia, l’unico modo per andare sul sicuro è solo uno: contattare una ditta specializzata che preleverà un campione per farlo analizzare in laboratorio e ti confermerà o smentirà che si tratta di pericoloso fibrocemento amianto.
Cosa fare se hai il tetto in eternit
Innanzitutto è bene sottolineare che l’amianto è pericoloso solo se non è integro. Se rilascia piccole fibre, è rotto o fessurato, allora è rischioso per la salute e deve essere smaltito il prima possibile da una ditta specializzata.
Tuttavia, è caldamente consigliata la rimozione sempre e comunque, dato che oggi è molto vantaggiosa per via dei numerosi incentivi. Inoltre, va considerato che l’eternit, a dispetto del nome, non è eterno. Prima o poi inizierà a sgretolarsi. E allora, piuttosto di correre rischi, è meglio portarsi avanti!
Amianto: come si smaltisce?
Ecco in breve cosa succede dal momento in cui decidi di rivolgerti a noi come ditta specializzata per rimuovere l’amianto da casa tua.
- Inviamo a casa tua i nostri tecnici a fare un sopralluogo per verificare la presenza di amianto.
- Prepariamo la documentazione e le autorizzazioni necessarie da presentare all’ATS per rimuovere i manufatti in amianto.
- Torniamo a casa tua per coprire le lastre di eternit con un prodotto chimico incapsulante.
- Rimuoviamo le lastre dal tetto.
- Bonifichiamo le superfici con cui l’amianto è stato in contatto.
- Portiamo le lastre contenenti amianto nelle discariche autorizzate, dove viene stoccato in modo da non essere più pericoloso per la salute.