In questo articolo passeremo in rassegna i principali incentivi per smaltimento amianto 2023. Che tu abbia un’azienda o un’abitazione privata, smaltire l’amianto conviene anche quest’anno!
Ammontano a ben 333 milioni i fondi destinati al bando ISI INAIL. Il bando è aperto a tutte le aziende iscritte alla camera di commercio.
Il contributo erogato secondo questa modalità copre fino al 65% delle spese sostenute fino a un tetto massimo di 130.000 euro per ciascuna azienda.
Come consueto, i fondi sono ripartiti in categorie specifiche di interventi, che vengono definite assi:
Attenzione: ogni azienda può presentare una sola domanda per l’anno 2023, per un solo asse di finanziamento e per una sola tipologia di progetto.
Dal 2 maggio al 16 giugno 2023 si potrà inoltrare la domanda esclusivamente tramite lo sportello telematico, a cui seguirà un iter ripartito in diverse fasi.
Questo incentivo è esclusivamente per aziende. Se sei un privato, continua con la lettura: troverai informazioni interessanti sui bonus a cui puoi accedere e che ti permetteranno di smaltire finalmente la vecchia copertura in cemento amianto!
Il bonus ristrutturazioni permette di ottenere in un incentivo fiscale al 50% delle spese sostenute per la ristrutturazione degli edifici. Sarà in vigore fino al 31 dicembre 2024 ed è aperto sia ai privati che alle aziende.
Nello specifico, possono accedere al bando:
Sono comprese la manutenzione ordinaria e straordinaria, il risanamento e la ristrutturazione per tutti i tipi di unità immobiliari, quindi sia le abitazioni singole, sia i condomini.
Ma cosa c’entra tutto questo con l’amianto?
Il bonus ristrutturazioni non è direttamente rivolto alla rimozione di eternit, nel senso che il semplice smaltimento del tetto non è di per sé sufficiente per accedere a questo incentivo. È infatti necessario sostituire la vecchia copertura con un impianto fotovoltaico.
Se questo sarà il tuo caso, ecco le spese che potrai detrarre:
Ricorda inoltre che entro 90 giorni dovrai inviare la comunicazione dell’inizio dei lavori ad ENEA.
Il metodo tipico è la detrazione. Di conseguenza, ti saranno concessi degli “sconti sulle tasse” che vengono cumulati nella dichiarazione dei redditi. Al termine del ciclo di rimborsi, ti tornerà il 50% delle spese in risparmio fiscale.
La prima cosa da fare è prendere la decisione di rimuovere il vecchio tetto in eternit.
Ecco perché è bene farlo subito:
Se hai già deciso che nel 2023 dirai addio all’eternit, leggi il prossimo paragrafo!
Cavagnis Coperture è da oltre 40 anni un punto di riferimento nell’installazione di coperture civili e industriali. Possiamo eseguire sia gli interventi di rimozione e bonifica del vecchio tetto in eternit, sia l’installazione della nuova copertura in lamiera, oppure di un impianto fotovoltaico.
Possiamo inoltre montare linee vita che faciliteranno gli interventi di manutenzione e ti permetteranno di adempiere agli obblighi di legge in materia di coperture.
Occupandoci da anni di rifacimento di tetti per aziende e privati, conosciamo bene il mercato e la burocrazia dei bonus. Quindi rivolgendoti a noi possiamo assisterti gratuitamente per ottenere i giusti rimborsi dallo Stato!
La nostra sede è in provincia di Bergamo, ma siamo attrezzati per eseguire lavori in tutta la Lombardia.